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Sono nato a Parma nel 1976. Mi sono diplomato all’Istituto d’Arte della stessa città. Dal 2000 opero nel mondo dell’arte internazionale e ho collaborato con numerosi

marchi, gallerie e aziende di prestigio a livello mondiale (tra cui Louis Vuitton, Henkel Schwarzkopf, UnionIndustriali Parma, Crédit Agricole, Bobst, Azule Fragrance, NumberOne, FEPAJW Marriott - Cannes, La Biennale di Venezia, Galleria Cavaciuti - Milano, e molti altri).

 Nel 2005 ho esposto presso la rinomata Fondazione Stelline di Milano, da cui ho ottenuto la quotazione ufficiale delle mie opere visive.

 

Ho partecipato alla 51ª e 53ª Biennale di Venezia con l’artista Marco Nereo Rotelli.

Nel 2008 ho avviato una ricerca concettuale dal titolo “Brain, thinking energy” e ho fondato il collettivo Brainhaus.

 

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Questa
ricerca mi ha portato alla
Biennale Internazionale d’Arte di Pechino del
2010
e nel 2013 a “New Narrative for Europe”, un congresso della
Commissione Europea in cui il Presidente Barroso ha riunito artisti,
intellettuali e scienziati per discutere del futuro dell’Europa in generale.

 

Tra il 2023 e il 2024 ho ricevuto un Certificato di Merito Artistico dalla
Pinacothèque de Luxembourg
e sono stato selezionato come rappresentante per
l’Italia presso l’E.V.A. Gallery - European Visual Arts Gallery, una
mostra permanente online organizzata dall’Unione Europea.

Da agosto 2025 sono entrato a far parte del prestigioso collettivo Londinese NNC
Gallery London Project – VWORLD Europe
che ha come scopo la promozione
delle mie opere a collezionisti e gallerie internazionali.

 Vivo a Parma e lavoro ovunque.

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Matteo Ferretti — Dichiarazione d’Artista

Il mio obiettivo nell’arte contemporanea è creare opere astratte che risuonino sia a un livello profondamente personale sia universale. Per me l’astrazione non è semplicemente un linguaggio visivo; è un ponte tra il tangibile e l’ineffabile, in grado di rivelare strati di emozione, connessione e percezione che le parole spesso non riescono a catturare.

I miei dipinti astratti emergono da un’eruzione di energie interiori che erano rimaste sopite in me. Ogni pennellata rappresenta una sfida e un invito: svelare ispirazioni nascoste e tradurle nell’interazione di colori, texture e forme. Con ogni opera intraprendo un nuovo inizio — non solo per me stesso, ma anche per la realtà che si confronta con il mio lavoro, invitando lo spettatore ad abbracciare il dipinto a modo suo.


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Qui non c’è trucco, c’è processo. Il colore non abbellisce: decide.

Devi attraversare il disordine. È metodo in azione.

Spatola: taglia i dubbi. Pennello: firma intenzioni. Ogni
strato è scelta. Ogni scelta ha un costo: scarti, errori, attese. Le tengo in
superficie, cicatrici utili.

L’astrazione non rappresenta: rivela. Disciplina. Rischio. Presenza.

Questa è spiritualità operativa. Il corpo viene prima della
mente: respiro, braccio, peso. La pittura misura la tua onestà. Se ti serve una
definizione: l’arte è decisione visibile. Autorità non è volume: è coerenza
ripetuta nel tempo. È dire no quando è più facile aggiungere.

Il mio studio è una palestra: fallire veloce, correggere,
riallineare l’intenzione. Silenzio. Ego a zero. Ascolta la tela. Quando tace,
hai trovato il centro.

Da qui esco diverso. E ogni volta rientro da capo.

Da 26 anni, l’arte come forma di energia vissuta.

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Mostre internazionali personali e collettive in Europa, America, Asia e Medio Oriente
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Premi e menzioni speciali in numerosi concorsi nazionali e internazionali
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Pubblicazione su  cataloghi, articoli, riviste e libri d'arte accompagnati da saggi critici di rilievo 

Frequenze che definiscono la mia arte

  • Energia che prende forma. Dipingo per ascoltare, non per descrivere. Il mio lavoro nasce dal dialogo tra intuizione e materia: pigmenti artigianali, resine naturali e superfici che reagiscono alla luce. Ogni gesto è un atto di presenza, ogni segno un’onda che cerca equilibrio.
  • Coscienza e silenzio. Nelle mie opere non cerco il soggetto, ma lo spazio interiore. Il silenzio diventa linguaggio, la forma diventa respiro. L’arte non è rappresentazione, è esperienza di consapevolezza: una via per ricordare ciò che siamo, al di là del pensiero.
  • Dialogo con lo spazio e chi lo abita. Ogni opera vive in relazione all’ambiente e alle persone che la accolgono. Non esiste separazione tra artista, spazio e osservatore: tutto vibra in una stessa frequenza. Per questo ogni collaborazione — con architetti, collezionisti, curatori o brand — nasce come un incontro di energie, non come una transazione.

Ogni opera è una condensazione di frequenze. Attraverso il colore, la materia e il silenzio, cerco di rendere visibile ciò che vibra oltre la forma: la verità sottile che abita l’essere.

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L’arte è un campo di frequenze. E ogni opera è un punto di risonanza.Il mio compito è solo quello di darle forma, e lasciarla parlare.

Risonanze

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